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Tappa

8

Domenica 22
Giugno 2025

127 km
Dislivello 1300 mt

Tudor Partenza tra

G ::

Pinerolo -

Pinerolo

altimetria

planimetria

info tecniche

Tappa mista con alcune salite anche impegnative che potrebbero definire la classifica laddove ci fossero distacchi ridotti tra i ciclisti. Dopo una prima parte a sud di Pinerolo ci si porta verso la Val di Susa svoltando a Piossasco verso Pinerolo. Dopo un primo passaggio sulla linea di arrivo iniziano due giri di circuito che scalano successivamente Prarostino dal suo versante più difficile (fino al 20%) e il muro in pavé di via dei Principi di Acaja che al secondo passaggio si troverà a pochi chilometri dall’arrivo.
 
Ultimi km
Ai 2500m si affronta il muro di via Principi d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa molto impegnativa che termina a 1500 m dall’arrivo.

partenza / arrivo

dettaglio salite

ultimi km

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info turistiche

Città di:

partenza
arrivo

Pinerolo

Panoramica

Pinerolo (Pinareul in piemontese, Pineiròl in occitano, Pignerol in francese; Pinarolium / Pinerolium in latino) è un comune italiano di 35 944 abitanti della città metropolitana di Torino. Visitare la città significa scoprire il suo cuore medioevale, la sua storia sabauda, le tre dominazioni francesi fino alla nascita della Scuola di Cavalleria. Pinerolo è alle porte d’Italia, come scrisse De Amicis, ma questa Italia si affaccia su un mondo francese che ha condizionato pesantemente la storia e la cultura della città. Pinerolo si trova al centro del ‘Pinerolese’ che si estende dalla cintura di Torino fino al confine con la Francia; territorio di territori, caratterizzato da un’identità plurale si propone al visitatore con un patrimonio culturale e ambientale vario e di grande interesse.

Gastronomia

  • Prodotti tipici: Torta Zurigo, panettone basso Pinerolese glassato alla nocciola Piemonte I.G.P., le cioccolate che si producono nelle cioccolaterie del posto/Formaggi: Tomino di talucco, Seirass/ Le mele di Cavour
  • Carni e salumi: mustardela
  • Immancabili: bagna caoda, bollito misto alla piemontese, brasato al barolo.
  • Piatti tipici della cucina valdese: planare, i capounet, involtini di foglie di cavolo e la frittata di patate lou tourtel. Tra i primi piatti, la supa barbetta, con le sue varianti, la polenta dousa e le tradizionali calhiettes (è della val Germanasca) fatte con patate grattugiate, salsiccia cotta nel latte e cipolle.

Vini e Bevande

Vini: Pinerolese Rosso, Pinerolese Rosato, Pinerolese Barbera, Pinerolese Bonarda, Pinerolese Freisa, Pinerolese Dolcetto, Pinerolese Doux d’Henry, Pinerolese Ramìe.

Liquori: Genepy.

Punti di Interesse

Il Centro storico: Visitare il centro storico di Pinerolo permette di rivivere l’antica atmosfera medioevale legata a figure leggendarie come gli Acaja, Ortensia di Piossasco e la Maschera di Ferro. Passeggiando tra le viuzze e i portici non si può fare a meno di notare la bellezza di alcuni palazzi storici, di antichi cortili nascosti, di case di impianto medievale. Partendo dalla cattedrale di San Donato, dopo una passeggiata che tocca i principali palazzi medioevali e salendo lungo via Principi d’Acaja si giunge sul piazzale di San Maurizio, luogo panoramico da cui si può godere una splendida vista sulla città, sulla pianura pinerolese da una parte e sulle cosiddette ‘Valli Valdesi’ dall’altra.

Il Pinerolese: Cittadella militarizzata, presidio al cuore di una rete capillare di fortilizi che costellano tutte le creste che salgono dalla pianura, Pinerolo è stata per secoli terra di contesa e di frontiera tra Francia e Piemonte. E’ il ferro l’elemento che segna questo territorio nei secoli dell’età moderna: il ferro dei cannoni che fanno tremare la terra al passaggio degli eserciti che combattono per conquistare la città che Richelieu, nel 1630, definisce la porta d’Italia; ma anche il ferro della maschera che alcuni decenni dopo un misterioso prigioniero indossa varcando le porte della cittadella francese. Il pinerolese fu a lungo terra militarizzata, ma fu anche terra di libertà. Dopo la Rivoluzione e le campagne napoleoniche in Piemonte, il pinerolese diventa il centro propulsivo delle nuove idee di libertà che si stanno diffondendo in tutta Europa.

Da visitare: Il Forte di Fenestrelle che per le sue dimensioni e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, la fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese. ScopriMiniera e ScopriAlpi L’Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca, situato a circa 70 km ad ovest di Torino. La Fondazione Centro Culturale Valdese: la lunga storia del movimento valdese ha lasciato sul territorio musei, luoghi, edifici, che ne mettono in luce gli aspetti storici, culturali e religiosi. Il Castello di Miradolo: splendido esempio di residenza neogotica, circondato da un bellissimo parco storico di oltre sei ettari, ricco di esemplari esotici e alberi centenari.

I Musei di Pinerolo

– MUSEO STORICO DELL’ARMA DI CAVALLERIA www.museocavalleria.it

– MUSEO DEL MUTUO SOCCORSO www.museodelmutuosoccorso.it

– CENTRO STUDI E MUSEO D’ARTE PREISTORICA http://cesmap.it/

– EN PLEIN AIR: ARTE CONTEMPORANEA http://www.epa.it/

– PALAZZO DEL SENATO – LA NECROPOLI DELLA DOMA ROSSA http://cesmap.it/

– COLLEZIONE CIVICA D’ARTE DI PALAZZO VITTONE

– MUSEO ETNOGRAFICO DEL PINEROLESE

– CIVICO MUSEO DIDATTICO DI SCIENZE NATURALI https://www.museomariostrani.com/

– MUSEO DIOCESANO DI PINEROLO www.diocesipinerolo.it/ufficio-turistico/

Pinerolo

Panoramica

Pinerolo (Pinareul in piemontese, Pineiròl in occitano, Pignerol in francese; Pinarolium / Pinerolium in latino) è un comune italiano di 35 944 abitanti della città metropolitana di Torino. Visitare la città significa scoprire il suo cuore medioevale, la sua storia sabauda, le tre dominazioni francesi fino alla nascita della Scuola di Cavalleria. Pinerolo è alle porte d’Italia, come scrisse De Amicis, ma questa Italia si affaccia su un mondo francese che ha condizionato pesantemente la storia e la cultura della città. Pinerolo si trova al centro del ‘Pinerolese’ che si estende dalla cintura di Torino fino al confine con la Francia; territorio di territori, caratterizzato da un’identità plurale si propone al visitatore con un patrimonio culturale e ambientale vario e di grande interesse.

Gastronomia

  • Prodotti tipici: Torta Zurigo, panettone basso Pinerolese glassato alla nocciola Piemonte I.G.P., le cioccolate che si producono nelle cioccolaterie del posto/Formaggi: Tomino di talucco, Seirass/ Le mele di Cavour
  • Carni e salumi: mustardela
  • Immancabili: bagna caoda, bollito misto alla piemontese, brasato al barolo.
  • Piatti tipici della cucina valdese: planare, i capounet, involtini di foglie di cavolo e la frittata di patate lou tourtel. Tra i primi piatti, la supa barbetta, con le sue varianti, la polenta dousa e le tradizionali calhiettes (è della val Germanasca) fatte con patate grattugiate, salsiccia cotta nel latte e cipolle.

Vini e Bevande

Vini: Pinerolese Rosso, Pinerolese Rosato, Pinerolese Barbera, Pinerolese Bonarda, Pinerolese Freisa, Pinerolese Dolcetto, Pinerolese Doux d’Henry, Pinerolese Ramìe.

Liquori: Genepy.

Punti di Interesse

Il Centro storico: Visitare il centro storico di Pinerolo permette di rivivere l’antica atmosfera medioevale legata a figure leggendarie come gli Acaja, Ortensia di Piossasco e la Maschera di Ferro. Passeggiando tra le viuzze e i portici non si può fare a meno di notare la bellezza di alcuni palazzi storici, di antichi cortili nascosti, di case di impianto medievale. Partendo dalla cattedrale di San Donato, dopo una passeggiata che tocca i principali palazzi medioevali e salendo lungo via Principi d’Acaja si giunge sul piazzale di San Maurizio, luogo panoramico da cui si può godere una splendida vista sulla città, sulla pianura pinerolese da una parte e sulle cosiddette ‘Valli Valdesi’ dall’altra.

Il Pinerolese: Cittadella militarizzata, presidio al cuore di una rete capillare di fortilizi che costellano tutte le creste che salgono dalla pianura, Pinerolo è stata per secoli terra di contesa e di frontiera tra Francia e Piemonte. E’ il ferro l’elemento che segna questo territorio nei secoli dell’età moderna: il ferro dei cannoni che fanno tremare la terra al passaggio degli eserciti che combattono per conquistare la città che Richelieu, nel 1630, definisce la porta d’Italia; ma anche il ferro della maschera che alcuni decenni dopo un misterioso prigioniero indossa varcando le porte della cittadella francese. Il pinerolese fu a lungo terra militarizzata, ma fu anche terra di libertà. Dopo la Rivoluzione e le campagne napoleoniche in Piemonte, il pinerolese diventa il centro propulsivo delle nuove idee di libertà che si stanno diffondendo in tutta Europa.

Da visitare: Il Forte di Fenestrelle che per le sue dimensioni e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, la fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese. ScopriMiniera e ScopriAlpi L’Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca, situato a circa 70 km ad ovest di Torino. La Fondazione Centro Culturale Valdese: la lunga storia del movimento valdese ha lasciato sul territorio musei, luoghi, edifici, che ne mettono in luce gli aspetti storici, culturali e religiosi. Il Castello di Miradolo: splendido esempio di residenza neogotica, circondato da un bellissimo parco storico di oltre sei ettari, ricco di esemplari esotici e alberi centenari.

I Musei di Pinerolo

– MUSEO STORICO DELL’ARMA DI CAVALLERIA www.museocavalleria.it

– MUSEO DEL MUTUO SOCCORSO www.museodelmutuosoccorso.it

– CENTRO STUDI E MUSEO D’ARTE PREISTORICA http://cesmap.it/

– EN PLEIN AIR: ARTE CONTEMPORANEA http://www.epa.it/

– PALAZZO DEL SENATO – LA NECROPOLI DELLA DOMA ROSSA http://cesmap.it/

– COLLEZIONE CIVICA D’ARTE DI PALAZZO VITTONE

– MUSEO ETNOGRAFICO DEL PINEROLESE

– CIVICO MUSEO DIDATTICO DI SCIENZE NATURALI https://www.museomariostrani.com/

– MUSEO DIOCESANO DI PINEROLO www.diocesipinerolo.it/ufficio-turistico/

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