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Cos'è Giro Next Gen

Il Giro d’Italia Next Gen, ex Giro Under 23, quest’anno sarà organizzato da RCS Sport in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana e con il patrocinio del Ministero dello Sport e dei Giovani.

Dal Piemonte ad Aglié (Torino) a Piazza dell’Unità a Trieste, da domenica 11 a domenica 18 giugno: otto tappe, e 12mila metri di dislivello. Il Giro Next Gen è’ la più importante rassegna mondiale dei dilettanti.

Questa è stata la corsa che ha lanciato Moser (1971), Battaglin (1972), Baronchelli (1973), Corti (1977), Belli (1990), Casagrande (1991), Pantani (1992) e Simoni (1993), così come Sivakov, Vlasov, Pidcock, Ayuso, Hayter. L’ultimo italiano a vincere è stato Mattia Cattaneo nel 2011. Gli Under 23 si chiamavano dilettanti, ma oggi in realtà sono dei professionisti: le squadre del World Tour hanno l’obbligo di avere team Development o Continental, dove i talenti del futuro vengono educati a quella che sarà la loro professione del futuro. E questo spiega perché i percorsi non sono distanti da quelli dei pro.

Il tracciato 2023 si snoda dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia, con l’impegno nei prossimi anni di toccare il Centro e il Sud. Si parte con una breve cronometro ad Aglié; poi due tappe per attaccanti a Cherasco e Manerba, tre per velocisti a Magenta, Povegliano e Trieste, e due arrivi in salita sullo Stelvio e all’Altopiano del Cansiglio. La salita più iconica del Giro Next Gen è il passo dello Stelvio, dal versante lombardo di Bormio, dove si concluderà la quarta tappa. È la salita di Fausto Coppi, che il Giro scoprì nel 1953 con l’impresa del Campionissimo. Ed è giusto ripartire da qui, dalla storia, per far sentire anche agli Under 23 quanto siano profonde le radici del ciclismo.

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