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Tappa

7

Sabato 21
Giugno 2025

163 km
Dislivello 4100 mt

Tudor Partenza tra

G ::

Bra -

Prato Nevoso

altimetria

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info tecniche

Tappone di montagna del GNG25. Da Bra fino a Dogliani, poco dopo il km 100 di corsa, la tappa ricalca i faticosi saliscendi della Granfondo Bra-Bra passando da Guarene, Neive e Serravalle Langhe per citarne alcuni. Passata Dogliani si lasciano le Langhe e attraverso il Monregalese si arriva alla salita finale già teatro di arrivi del Giro d’Italia professionisti. Ultimi abitati attraversati Frabosa Soprana e Frabosa Sottana.
 
Ultimi km
Il tratto conclusivo è in salita, con tornanti che si susseguono fino alla linea di arrivo.

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Città di:

partenza

Bra

Panoramica

Situata tra le colline di Langhe e Roero, terra di “rocche”, vigne e castelli, la città di Bra è un crocevia di storia, eccellenze enogastronomiche e cultura. Oggi è una città di quasi 30 mila abitanti, famosa in Italia e nel mondo per essere la patria del movimento Slow Food, per la sua eccellente salsiccia, per i suoi eventi di apertura internazionale e per essere una delle culle del barocco piemontese. Una città a misura d’uomo, che negli ultimi anni si è affermata sempre più come apprezzata meta turistica, grazie anche agli eventi che – dalla Rassegna stellata dedicata alla Salsiccia di Bra “BRA’S” all’evento internazionale organizzato insieme a Slowfood “Cheese – le forme del latte”, passando per Da Cortile a Cortile, Bra Mon Amour, il Salone del Libro per Ragazzi, la granfondo Bra-Bra (alla 30° edizione nel 2023) e la Fiera di Pasqua e Pasquetta – animano questo piccolo gioiello del Piemonte.

Gastronomia

Bra è anche terra di buon cibo e di ottimi vini, con eccellenze conosciute e apprezzate anche aldilà dei confini nazionali. Chi non ha mai sentito nominare la celebre salsiccia di Bra, insaccato di vitello da gustare crudo e autorizzato direttamente da casa Savoia? Per non parlare del formaggio, che porta il nome della città stessa: il Bra Dop – tenero e duro -, delizia per il palato e per i sensi, celebrato insieme a formaggi provenienti da tutto il mondo con la manifestazione internazionale “Cheese! Le forme del latte”. E, ancora, i prodotti freschi degli orti, il pane…per finire con un panino “locale e slow”, il Mac ‘d Bra, che racchiude in un unico morso tutti sapori del territorio.

Un patrimonio preziosissimo che Bra, uno dei quattro comuni italiani fondatori del movimento Città Slow, valorizza anche nella quotidianità, con un servizio di mensa scolastica tra i più avanzati a livello italiano con utilizzo di prodotti a chilometro zero, una grande attenzione alla qualità della vita e alla mobilità sostenibile e tante iniziative per promuovere e tutelare il commercio di prossimità e l’artigianato locale. Un impegno testimoniato anche dai numerosi riconoscimenti nazionali ricevuti, tra cui la Spiga Verde e la certificazione di Comune Rifiuti Free di Legambiente.

Punti di Interesse

Passeggiando per le sue strade e scoprendo le sue piazze, non passeranno inosservate la facciata tondeggiante del Palazzo Comunale, la chiesa di Santa Chiara, capolavoro dell’architetto regio Bernardo Antonio Vittone, la chiesa della Trinità, anche conosciuta come i “Battuti Bianchi”, mirabili esempi del Barocco piemontese, che qui ha avuto una delle sue più mirabili manifestazioni. E poi, i musei di Storia naturale, di Arte, Storia e Archeologia e del Giocattolo, oltre che quello della Bicicletta, con pezzi unici sia della storia delle due ruote che del Giro d’Italia. Ancora, la centrale via Cavour, luogo di ritrovo, di caffé e di locali storici, dove era solito passare le sue giornate anche lo scrittore Giovanni Arpino. Senza dimenticare la Zizzola, edificio simbolo della città che, dall’alto del colle Monteguglielmo, tutto osserva, ospitando un museo multimediale e un parco dal panorama mozzafiato. E poi, c’è Pollenzo, la sua frazione più nota, sulla cui piazza si affaccia un complesso architettonico di edifici che richiamano gli antichi fasti di una delle Residenze Sabaude, dal 1997 Patrimonio dell’Umanità UNESCO. All’interno di questi antichi locali, da alcuni anni l’Università di Scienze gastronomiche coinvolge nei suoi corsi studenti da tutto il mondo, mentre la caratteristica torre che campeggia sulla piazza ospita un’originale Banca del vino, dove sono custoditi e invecchiati alcuni dei più noti cru tricolori.

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