Era il grande favorito e non ha tradito le attese. Il primo banco di prova del Giro Next Gen 2025 ha sorriso a Jarno Widar che, dopo aver conquistato gli arrivi di Pian della Mussa e Fosse l’anno scorso, aggiunge alla sua sua lista la prestigiosa scalata del Passo Maniva. “Le salite in Italia mi piacciono un po’ tutte” ha detto dopo l’arrivo. Un anno dopo, quindi, il minuto ma fortissimo capitano della Lotto Development è di nuovo in Maglia Rosa.
“Quella che ho vinto l’anno scorso non l’ho mai lavata e la tengo in camera mia dove dormo”. L’obiettivo per lui sarà ora riuscire a tenerla fino alla fine, fino alla festa finale di Pinerolo. Nella storia del Giro Next Gen, nato nel 1970, nessun corridore è mai riuscito a vincere per due volte la corsa. Widar potrebbe farcela con uno straordinario 2 su 2, visto che nella categoria U23 alla fine ci farà solo due anni ed è già sicuro del passaggio coi grandi l’anno prossimo (e a dirla tutta, è strano che non sia passato già quest’anno, viste le cose straordinarie fatte l’anno scorso). Prima, però, ci sono ancora 5 tappe da gestire e gli avversari non mancano, uno in particolare.
Lorenzo Finn (Red Bull-Bora-hansgrohe Rookies) ha risposto super presente in salita, portando l’attacco decisivo e rimanendo poi con Widar fino ai 150 metri finali, quando non ha saputo resistere al grande cambio di passo del campione in carica. I tifosi italiani si aspettano tanto, tantissimo, dal ligure e oggi lui ha fatto capire a tutti il perché. Pur essendo al primo anno nella categoria, ha corso da veterano e non si è fatto prendere dal panico dopo la caduta in salita sul Passo dei Tre Termini che gli ha aperto il gomito e un ginocchio.
Il primo ad attaccare in salita è stato Jørgen Nordhagen (Visma | Lease a Bike), Finn ha mantenuto alta l’andatura grazie ai suoi compagni, in particolare il forte Luke Tuckwell (poi 4° all’arrivo a 24”), lo hanno ripreso ed è scattato lui.
“Ci siamo mossi davvero bene, prima mi hanno tenuto calmo dopo la caduta e poi han tenuto sotto controllo l’attacco di Nordaghen, in corsa siamo i più forti”. E a precisa domanda se si aspettasse di essere al pari di Widar e meglio di tutti gli altri la sua risposta è stata un secco e deciso “Sì, me l’aspettavo”. Il ragazzo ha personalità da vendere.
Al 3° posto si è piazzato Adrià Pericas (UAE Team Emirates GenZ), arrivato a 24” insieme al già citato Tuckwell, al 5° posto Pavel Novak (MBH Bank Ballan Csb) a 30”, poi gli attesissimi Jakob Omrzel (Bahrain Victorious) a 32”, Albert Withen Philipsen (Lidl Trek Future Racing) e Nordhagen a 36” e Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 45”, con tutti gli altri decisamente più lontani.
Ora arrivano 3 tappe trabocchetto, prima della resa dei conti nel weekend tra Prato Nevoso e Pinerolo. Ci divertiremo.