Lo avevamo detto chiaramente, il Giro Next Gen 2025 non sarà chiuso fino all’ultimissimo chilometro. E così è stato, perché Jakob Omrzel ha vinto la corsa e la Maglia Rosa per appena 12” su Luke Tuckwell, che ha perso il simbolo del primato nel modo più crudele possibile, all’ultima tappa e per una manciata di secondi.
Il circuito finale di Pinerolo, da ripetere due volte, ben si adattava a qualche colpo di coda, la salita di Prarostino (2500 metri al 12,4%) era un vero e proprio spaccagambe e nel secondo passaggio è stata battaglia vera. Ogni corridore ha dato fondo a qualsiasi riserva di energia rimasta dopo 8 giorni di fatiche e velocità folli (anche oggi la prima ora è volata a 54 km/h), e sono stati gli ultimi 200 metri di quella salita a fare la differenza.
Jørgen Nordhagen (Visma | Lease a Bike Development) aveva già dimostrato di stare bene salendo a Prato Nevoso e oggi ha voluto darne conferma mandando in frantumi il gruppo dei big coi suoi allunghi. Inizialmente insieme a lui, oltre a Omrzel, erano rimasti anche la Maglia Rosa Tuckwell e la furia ceca Pavel Novak (MBH Bank Ballan Csb), ma un secondo affondo a poche centinaia di metri dalla vetta ha mandato fuorigiri Novak ma soprattutto Tuckwell, che se avesse scollinato con loro avrebbe probabilmente vinto la corsa. Invece quei pochi metri di gap in cima sono rapidamente diventati 20” di ritardo dalla coppia al comando e per l’australiano non c’è stato più nulla da fare nonostante il disperato tentativo di rimonta.
Davanti Nordhagen andava a vincere la tappa e Omrzel si prendeva la Maglia Rosa, in quella che è la sua prima vittoria nella categoria U23. Non un brutto modo per rompere il ghiaccio.
Classe 2006, è sloveno, proprio come il corridore che sta dominando in lungo e in largo questo sport. “È davvero incredibile, un sogno. Ma per favore, non paragonatemi a Pogačar… di Tadej ce n’è solo uno e io non sono certo lui. Sono Jakob Omrzel e basta, ho una carriera da costruirmi”. Il primo, bellissimo, mattoncino è di colore Rosa. Benvenuto nel grande ciclismo Jakob, non vediamo l’ora di vederti crescere.
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