È sempre complicato fare una gerarchia di favoriti in una corsa a tappe U23. Un po’ perché tanti corridori sono ancora da scoprire, di alcuni si conosce il talento ma non abbastanza da sapere se saranno competitivi anche dopo 8 giorni di gara, un po’ perché a livello under non ci sono poi così tante gare a tappe dure come il Giro Next Gen 2024.
Comunque sia, la corsa U23 più importante d’Italia, e tra le più desiderate e prestigiose al mondo, metterà ancora una volta di fronte le formazioni satellite WorldTour con le migliori formazioni italiane, in un mix che prevede grande spettacolo. Risultati e talento alla mano, il Team Visma | Lease a Bike ha buone possibilità di dare continuità al successo ottenuto lo scorso anno con Johannes Staune-Mittet. La formazione olandese ha un trittico di scalatori molto promettente, con Darren Van Bekkum, Tijmen Graat, che hanno fatto già almeno 4 corse a tappe quest’anno, con buoni riscontri per altro, e il talentuosissimo primo anno Jørgen Nordaghen.
Ci sono poi Mathys Rondel (Tudor), 11° al Tour of the Alps coi professionisti e recente vincitore dell’Orlen Nations GP, e anche Jarno Widar (Lotto Dstny), 2° alla Ronde de l’Isard e vincitore dell’Alpes Isère Tour. A proposito di francesi, non si possono sottovalutare Léo Bisiaux, primo anno e 3° alla Corsa della Pace, e Killian Verschuren, quarto anno e 4° all’Alpes Isère Toure, entrambi della Decathlon AG2R La Mondiale.
Gli italiani non staranno però a guardare, e allora attenzione ad Alessandro Pinarello e Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), più volte impegnati anche coi professionisti, Ludovico Crescioli (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Florian Samuel Kajamini (MBH Bank Colpack Ballan), Edoardo Zamperini (UC Trevigiani Energiapura Marchiol), piazzato praticamente ovunque quest’anno, Luca Bagnara (Team Polti Kometa), vincitore pochi giorni fa della Volta a Portugal do Futuro, e Samuele Privitera (Hagens Berman Axeon).
In ottica classifica generale, infine, vanno tenuti d’occhio Max Van der Meulen (CTF Victorious), i colombiani Diego Pescador e Jefferson Ruiz (GW Erco-Shimano), e poi ancora il vincitore del Trofeo Piva Pavel Novak (MBH Bank Colpack Ballan), del Giro del Belvedere Gal Glivar (UAE Team Emirates GenZ), Milan Donie (Lotto Dstny), Huub Artz (Wanty-ReUz-Technord) e Ilkhan Dostiyev (Astana Qazaqstan), 2° al Tour du Rwanda.
Grande spettacolo si preannuncia anche nelle tappe più veloci, con Paul Magnier (Soudal-QuickStep) atteso protagonista dall’alto delle sue vittorie di inizio stagione anche coi professionisti. Il francese potrebbe puntare alle tappe per velocisti ma anche a quelle un po’ più mosse. Nelle prime dovrà vedersela con Daniel Skerl (CTF Victorious), Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek), Noa Isidore, Rasmus Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale) e Kasper Andersen (Hagens Berman Axeon), mentre nelle altre occhio ad Alessandro Romele (Astana Qazaqstan), Niccolò Arrighetti (Biesse-Carrera), Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Kristian Egholm (Lidl-Trek) e Simone Gualdi (Wanty-ReUz-Technord). Per la cronometro d’apertura e papabile prima Maglia Rosa, invece, c’è un nome su tutti, quello dello svedese Jakob Söderqvist (Lidl-Trek), vincitore del Tour de Bretagne. Contro il tempo, però, attenzione anche a Fabian Weiss e Aivaras Mikutis (Tudor), che possono a loro volta sognare in grande.
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