Cherasco e Peveragno distano 50 km una dall’altra. Oltre ad essere entrambe in provincia di Cuneo, in comune hanno il fatto che un ragazzo fiammingo di 20 anni ci ha vinto una tappa del Giro Next Gen. Gil Gelders, attualmente portacolori della Soudal-QuickStep DT, si è infatti imposto a Peveragno lo scorso anno e a Cherasco oggi.
La coincidenza, converrete, è molto curiosa. Innanzitutto perché non è così scontato disputare più di un’edizione del Giro Next Gen, soprattutto se sei un corridore forte in grado di vincere qualche tappa. Se andate a sfogliare l’elenco dei vincitori di tappa delle ultime edizioni, infatti, noterete che sono pochissimi i corridori che l’anno seguente non sono passati professionisti. D’altronde se riesci ad importi nella corsa di categoria più importante del mondo è paradossale che le squadre professionistiche non ti cerchino e non ti mettano sotto contratto.
Gelders, però, è uno di questi. Non che la sua vittoria dell’anno scorso sia passata inosservata – anche perché uno step in avanti lo ha fatto, è passato dalla formazione di sviluppo della Bingoal WB a quella della corazzata Soudal-QuickStep – però un contratto da professionista ancora non ce l’ha. Così rieccolo in Italia, rieccolo in Piemonte, rieccolo nel cuneese, rieccolo vincente. I due successi hanno in comune la maniera in cui sono arrivati, ovvero con un attacco da lontano, di quelli che infiammano il cuore degli spettatori.
L’anno scorso riuscì ad imporsi dopo una volata ristretta a 3 corridori, mentre quest’anno ha dovuto, per forza di cose, arrivare da solo, visto che dietro di lui il gruppo stava rientrando a tutta velocità. Poco male, il risultato è lo stesso ma, stavolta, siamo sicuri, la vittoria gli varrà il ticket di sola andata per il mondo dei grandi. Anche perché, se non bastasse, quest’anno ha vinto anche la Gent-Wevelgem U23, ha chiuso 2° la Parigi-Roubaix e 7° la Liegi-Bastogne-Liegi. Mica male.